Deceuninck-QuickStep, la felicità di Andrea Bagioli: “Il debutto è andato ben oltre le mie aspettative”
Prima corsa da “uomo” World Tour e Andrea Bagioli ha già rubato l’occhio, eccome. Il lombardo ha esordito con una maglia pesante come quella della Deceuninck-QuickStep e lo ha fatto alla grande al Tour de la Provence 2020, chiudendo al quinto posto la seconda tappa, spalla a spalla con i migliori corridori presenti, e piazzandosi 16esimo nella classifica generale finale. Nessun timore reverenziale, quindi, e processo di ambientamento al massimo livello del ciclismo mondiale già in uno stato avanzato per il 20enne, che può ora guardare con rinnovato ottimismo alle prossime gare del suo programma agonistico.
“Le prime settimane della nuova stagione sono andate molto bene – le parole di Bagioli – Mi sono allenato nelle condizioni migliori nei due camp che ho sostenuto con la squadra, mi sono sentito immediatamente ben accolto e ho ricevuto un grande aiuto dai miei compagni. Davide Ballerini è stato il mio compagno di stanza in entrambe le esperienze e mi ha dato alcuni buoni consigli. Avevo sempre pensato che la Deceuninck-QuickStep fosse la formazione più unita di tutte quelle World Tour e non mi sbagliavo. Ognuno ha voglia di aiutare gli altri ed è pronto a dare il 100 per cento per la squadra”.
Sull’esordio agonistico in terra di Francia, Bagioli non ha dubbi: “La mia corsa da pro’ è andata ben oltre le mie aspettative. Piazzarsi quinto in un arrivo in salita di fianco a campioni che normalmente lottano per la vittoria al Tour de France è qualcosa che mai mi sarei aspettato. A essere onesto, dopo quel risultato, speravo anche in un miglior piazzamento nella tappa del Mont Ventoux. Ma se guardo ai risultati di quella frazione, posso vedere che c’erano solo grandi corridori davanti a me. Quindi, per ora posso essere soddisfatto, ma so che devo migliorare nelle salite lunghe. Sono sulla strada giusta e spero di poter continuare a migliorare e a crescere come ciclista”.
Il programma del ragazzo di Lanzada vede ora il doppio impegno della Drôme e Ardèche, gare di un giorno che si correranno il 29 febbraio e l’1 marzo. Poi, sarà tempo di Volta a Catalunya, nell’ultima settimana di marzo: “Dopo i miei risultati al Tour de la Provence, le aspettative sono abbastanza alte, ma è importante tenere i piedi ancorati al terreno, soprattutto visto che è la mia prima stagione da professionista. Più si va avanti nella stagione e più si alza il livello in gruppo e già dal Catalunya il passo sarà ben più veloce”. A Bagioli toccherà anche un po’ di “scuola a distanza”: “Fra poco è tempo di Classiche in Belgio. Spero che la squadra faccia grandi risultati, come ogni anno. Non parteciperò ad alcuna di queste corse, ma sicuramente sosterrò i miei compagni. E nel mio 2020 non ci sarà neppure un Grande Giro, ma il mio sogno è di prendere parte un giorno al Giro d’Italia o al Tour de France, perché sono le corse più importanti per le ambizioni di uno scalatore”.
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